A cura di Anna Caterina Bellati

Un passo oltre la tempesta alla ricerca dell’arcobaleno

Si comincia a scrivere quasi per caso, non importa il quando e il dove.

La scrittura ha a che fare con la parte più segreta dell’animo umano. E dice molto della vita dell’autore quand’anche racconti cose che sembrerebbero del tutto lontane da lui.

Ho letto tanto negli anni e imparato a scovare nella filigrana delle parole dettagli della storia privata di chi quelle parole le ha messe in fila, per prova ed errore.

Ho iniziato persino a vedere, nel sottotesto, quel che è stato cancellato.

Scrivere è un’arma potente per riguardare i propri ricordi, le proprie battaglie, le sconfitte, le amarezze ma anche le vittorie, i riconoscimenti, la tenerezza, i sogni realizzati e quelli ancora lì davanti agli occhi. Che forse altri renderanno concreti al nostro posto.

Scrivere è una finestra aperta davanti al mare.

Conosco il Contrammiraglio Alessandro Camaiora da tanti anni. Non ci siamo davvero frequentati, piuttosto ammirati a distanza. E comunque abbiamo costruito insieme belle mostre e importanti sodalizi.

Adesso siamo qui, con questo piccolo libro pieno di diverse possibili letture.

Intanto c’è una storia fantastica che potrebbe essere letta la sera per far addormentare un bambino, perché non manca nessun ingrediente. Abbiamo gli eroi, forti e consapevoli, i nemici agguerriti e quel tanto distratti da perdere, alla fine. E poi donne bellissime, fate o streghe poco importa, a condire le fantasie di lettori più adulti, e persino idre spaventanti che appaiono in luoghi incandescenti di magia. E ci sono tempi e spazi alterati, rispetto al quotidiano. Ma all’ultimo, il ritorno alla realtà.

E poi c’è la Storia, quella con la S maiuscola, perché la Battaglia della Meloria si è combattuta davvero, con tutte le sue strategie guerresche i suoi morti le navi affondate e la supremazia di una città potente su un’altra anch’essa potente, quasi un mondo contro un altro.

Accadeva secoli fa, ma accade ancora e da qualunque parte penda la nostra simpatia, noi sopravvissuti del Terzo Millennio sappiamo che le guerre, non importa quale sia il loro risultato, sono sempre e comunque delle sconfitte. Abbiamo imparato poco dal passato.

C’è un’ultima chiave di indagine sul testo. Ciascuno di noi deve o dovrà, durante la propria esistenza, affrontare le idre che gli sono state destinate. Il nostro Contrammiraglio l’ha fatto con un piccolo grande libro con il quale si è rimesso in gioco combattendo contro nemici all’apparenza imbattibili.

Un passo oltre la tempesta alla ricerca dell’arcobaleno è stata la sua risposta.

Anna Caterina Bellati

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