A cura di Annamaria Gelmi
AMG – Annamaria Gelmi

L’artista trentina sbarca in laguna con una selezione delle sue opere più significative. Per l’occasione curatrice di se stessa, Annamaria Gelmi durante il periodo della mostra dialogherà sul mondo dell’arte e della scultura in alcuni incontri con i giovani talenti dell’associazione ARTISMO.
AMG – ANNAMARIA GELMI, è la mostra che la Fondazione Marchesani ha scelto di ospitare nelle sale del palazzetto in Fondamenta Rossa a Venezia, di proprietà della famiglia Marchesani già dalla fine del 1800.
La mostra, che sarà inaugurata sabato 5 novembre 2022 e proseguirà fino a domenica 8 gennaio 2023, nasce dall’idea dell’organizzatrice Clarenza Catullo di chiedere all’artista di essere curatrice di se stessa, con una selezione di opere esplicative del suo percorso creativo in una sequenza dialogica con lo spazio espositivo ma anche con la sua ‘anima’.
“Gelmi, quindi, è direttamente responsabile della scelta dell’esposto e del suo allestimento trovando nell’organizzatore – spiega Clarenza Catullo – solo ed esclusivamente la collaborazione operativa dell’evento. In questa mostra Annamaria Gelmi parla in prima persona. Il curatore viene eliso, l’interprete parla di se stessa senza filtri. Una decisione presa insieme, a garanzia della libertà espressiva e concettuale dell’artista stessa”.
Una storia, quella degli artisti trentini e Venezia che parte da lontano: già nel 1543, a soli 18 anni, lo scultore Alessandro Vittoria arriva nella Serenissima Repubblica di Venezia per trascorrerci il resto della sua vita, inizialmente come allievo del Sansovino. Dalla fine del 1800 fino alla Prima guerra mondiale Venezia attrae gli artisti trentini in laguna: da Eugenio Prati passando per Bartolomeo Bezzi ed Eugenio Prati fino a Umberto Moggioli, pittore conosciuto come tra i primi componenti della scuola di Burano.
Annamaria Gelmi diventa così l’attuale testimone dell’amore artistico tra il Trentino e Venezia, tra l’Accademia delle Belle Arti di Venezia e pittori e scultori della regione montana che, proprio partendo dalla regina dell’Adriatico, hanno poi trovato la loro dimensione artistica universale.
ANNAMARIA GELMI E ARTISMO – La mostra dell’artista trentina è diretta al pubblico di appassionati e specialisti ma anche e soprattutto alla comunità di persone autistiche e neurodivergenti dell’Associazione ARTISMO che la Fondazione Marchesani ospita nei suoi spazi, affinché le loro attitudini artistiche possano trovare nuova fonte di ispirazione dalle opere di Gelmi che, nel corso della mostra, offrirà la sua disponibilità per alcuni incontri dedicati ai temi del mondo dell’arte e delle tecniche scultoree.
ANNAMARIA GELM
Annamaria Gelmi studia all’istituto d’Arte di Trento, all’Accademia di Brera a Milano con Cantatore e all’Accademia di Venezia con Saetti.
Il 1970 è l’anno della sua prima mostra alla galleria Mirana di Trento dove usa materiali plastici come il plexiglas e il metacrilato realizzando opere di scultura e installazioni che giocano sulla trasparenza, altre con interventi a china su grandi fogli di acetato con figure geometriche elementari che, appese, proiettano ombre coinvolgendo lo spazio.
Nel 1978 viene invitata per un soggiorno a Murano dove lavora il vetro con i maestri vetrai e realizza diverse opere.
Nei primi anni ‘80 si allontana dal lavoro minimalista, essenzialmente bianco e nero per usare il colore. I lavori che connotano questo periodo sono memorie della storia, frammenti di architetture classiche, colonne, frontoni e labirinti tutti realizzati su carta giapponese intelata. Di questo periodo sono e le personali nelle gallerie M.A.R.T. Palazzo delle Albere Trento; Palazzo dei Diamanti Ferrara e di Hofgarten Innsbruck Austria.
Negli anni ‘90 realizza le sculture – installazioni in ferro, pietra e ottone come Il giardino dell’altrove, Il labirinto, Mistero Sacro e Il giardino.
Nel 1995 il libro SKY LINE presentato alla XLVI Biennale Internazionale di Venezia.
Dal 2000 presenta le sue opere su tela e le installazioni in ferro: nella Chiesa SS. Giacomo e Filippo Andora, alla Facoltà di Teologia Università di Innsbruck Austria, all’Istituto Italiano di Cultura di Innsbruck Austria e allo Studio Lattuada a Milano.
Partecipa nel 2008 alla “Biennale di Gubbio” a cura di Giorgio Bonomi.
Tra le altre cose realizza libri d’artista con Andrea Zanzotto, presentati nel 2009 ad Innsbruck al Museo Hofburg con il titolo di “Wind and Poppyns”. Nello anno viene allestita a Dhaka (Bangladesh) “International Mother Language Art”.
Nel 2010 la vediamo nella Biennale di Racconigi con testo in catalogo di Luciano Caramel. Tiene un’importante personale nel Castello di Rivara (TO) dal titolo “Inarchitettura” con testo in catalogo di Giorgio Verzotti.
Nel 2011 realizza il libro “DOLOMITINEWYORK” presentandolo a Monaco (Germania) a Spazio Italia – Aeroporto, al MoMa di New York e a Bruxelles (Belgio) allo European Union Committee of the Regions. A Montegrotto Terme (Pd) prende parte a “Non solo libri”, Biennale Internazionale del libro d’artista.
Nel 2012 realizza dei vetri per il Museo Internazionale del Vetro di Altare Savona
Nel 2013, a Roverè della Luna (Tn) allestisce la mostra “Croci Incroci” con catalogo di Allemandi con testi di A. Galizzi Kroegel, G. Larcher e P. Schiera.
Nel 2015 presenta a Roma dei libri fatti a mano in “Opere e libri” alla Galleria Nazionale di Roma.
Nel 2016 realizza diverse installazioni, tra cui un’importante installazione nel duomo di S. Jacob, Innsbruck, “Oltre il Sacro” a cura di G. Larcher: una nella galleria Campari Wall, Milano, con “Eden” e più recentemente l’installazione “Leukos” al Museo Diocesano di Trento.
Nel 2017 lavora a Venezia, e partecipa a Without Land, Biennale di Architettura, Eventi Collaterali a cura di Boris Brollo.
Nel 2018 tiene personali e collettive a Biella, Museo Macis, La Vespa nella Storia e nell’Arte a cura di Mark Bertazzoli all’Università di Graz, Facoltà di Teologia, Croci Incroci a cura di Hans Walter Raukenbauer. A Riva del Garda (TN), ArteForte, a cura di Mariella Rossi.
Nel 2019 la Gelmi partecipa all’esposizione LANAART Sculptures a Lana (Merano). Durante quest’anno ha presentato un libro d’artista inedito alla biennale del libro di Foggia, Rigorosamente libri.
Nel 2020 una mostra a Roma, alla Bibliothè Gallery, Geometria e Natura, a cura di Francesco Gallo Mazzeo. Sempre nello stesso anno partecipa alla mostra a Innsbruck, presso il Kammerhof Museum Gmunden, con il titolo Authentic Past – Living Identity, in occasione dell’International Ceramics Symposium IKSIT.
Nel 2021, a Fortezza (BZ) prende parte, con un lavoro di grandi dimensioni in acciaio e led, alla mostra 50x50x50.
Nel 2022 è invitata con una mostra personale alla Fondazione Marchesani a Venezia.